Mobilità a 360 gradi, dentro e fuori casa: siamo stati fra i primi nel nostro Paese a promuovere questa idea, questa filosofia. Come tutti i pionieri, all'inizio abbiamo dovuto aprire una via non ancora battuta, creare una strada dove non c'era.

Oggi siamo fieri ed orgogliosi di poter dire che la nostra visione era giusta, e vediamo che sono sempre più numerosi i clienti soddisfatti di questo approccio a tutto tondo.

Fra le aziende del nostro settore, diverse guardano oggi con interesse e ammirazione a questo modello che abbiamo creato, e alcune iniziano a seguire il solco che abbiamo tracciato. I tempi sono maturi per questa evoluzione del pensiero: siamo lieti di averla ispirata e di continuare a guidarla, e auspichiamo che sempre più aziende, stimati colleghi e professionisti credano nel concetto di mobilità a 360 gradi e provino a implementarlo come facciamo noi da alcuni anni.

Cos'è dunque questo concetto che tanto ci sta a cuore e che ha fatto di noi prima dei pionieri, un unicum sul mercato, e oggi finalmente un modello da imitare per le altre aziende? Proviamo a spiegarlo con parole semplici.

Parlare di mobilità a 360 gradi significa prima di tutto operare un cambio di paradigma, uno spostamento di prospettiva rispetto a ciò che è "il mercato".

Tradizionalmente le aziende si specializzano su un prodotto: qualcuno vende montascale, qualcuno vende piattaforme elevatrici, qualcuno vende vasche, qualcuno poltrone... e ogni azienda parte dal proprio prodotto e cerca clienti a cui poterlo vendere. Non v'è nulla di male in ciò, tuttavia crediamo sia una visione limitata e limitante. 

Cambiare il paradigma significa togliersi dalla prospettiva dell'azienda che vuole vendere il suo prodotto e mettersi nelle prospettiva del cliente, che prima ancora di essere un cliente è una persona.

Questo è un fondamentale passaggio culturale, che per certi aspetti trascende "il mercato" e ritrova le sue più antiche radici nell'ideale umanistico: la persona è al centro con le proprie necessità, con le proprie aspirazioni, e dalla persona bisogna partire considerandone i bisogni "a tutto tondo".

Quando parliamo di "filosofia" usiamo questa parola con cognizione di causa, non già come banale slogan pubblicitario bensì come vero concetto portante di un modo nuovo di fare impresa.

Non è forse un caso che questo modello sia nato da un'azienda come Centaurus Rete Italia, che affonda le sue radici in una fiera tradizione di imprenditoria famigliare "vecchio stampo", basata sui valori tradizionali dell'onestà, del lavoro come pane quotidiano, del rapporto schietto e sincero con le persone: solo se lavori per le persone, puoi veramente partire dalle persone.

Cosa significa in concreto partire dalle persone per una mobilità a 360 gradi?

Per noi, come azienda, significa prima di tutto aver creato un know-how e un catalogo ampio e variegato, multimarca e multiprodotto, che possa rispondere ai più diversi bisogni di una persona nell'ambito della mobilità e dell'accessibilità.

A noi si rivolgono persone disabili, persone anziane, persone con i più diversi problemi di mobilità, sicure di poter trovare un'azienda che non vuole solo vendere loro un prodotto, bensì che le ascolta e che ha accumulato negli anni un'esperienza vasta, profonda e completa, tale da poter proporre la soluzione o le soluzioni più indicate con l'idea di migliorare il benessere di quella persona.

Si badi bene: non si tratta semplicemente di avere un catalogo con più prodotti. Ci sono pur sul mercato tante aziende nei più svariati settori che hanno cataloghi con diversi prodotti. Questo però non basta: alla base ci devono essere quell'intenzione sincera e quel cambio di prospettiva di cui vi parlavamo. Ed è qualcosa che non si improvvisa: il know-how e la struttura che abbiamo creato, a cui molte aziende oggi guardano con interesse e ammirazione, è qualcosa che abbiamo costruito negli anni con tenacia, umiltà e lavoro quotidiano, stando sempre a contatto con le persone e con la rete di aziende partner sul territorio, proprio perché dalle persone parte tutto.

Non siamo gelosi di questo modello, auspichiamo che altri provino a imitarlo e ci auguriamo che ci riescano. Ne siamo orgogliosi, questo sì, ed è probabilmente il motivo per cui oggi abbiamo voluto dedicare questo piccolo editoriale a raccontarvi questa nostra visione, ed è il motivo per cui ci piace pensare che non sia una semplice visione del mercato bensì piuttosto una visione del mondo e dell'uomo.