Anziani e "Bonus Nipote": di che cosa si tratta?

La tutela e la cura delle persone anziane risultano spesso essere il fulcro di discussioni e dibattiti. Si tratta infatti di un argomento tanto importante quanto delicato, di cui le politiche sociali devono necessariamente occuparsi.

A partire da quest’anno lo Stato sociale riconosce il cosiddetto “bonus nipoti” a coloro che si prendono cura dei propri nonni. Nella fattispecie la cifra di 60 milioni stanziata dal Welfare nell’ambito della legge sui caregivers (lett: “badanti”), andrà a tutelare gli individui che fanno da badanti a parenti autosufficienti, anche se questi ultimi non sono i genitori ma, per l’appunto, i nonni.

Tale bonus rappresenta quindi la possibilità per il nipote di essere riconosciuto come caregiver o di usufruire dei permessi della legge 104 ( legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).

Il soggetto interessato deve quindi fare una scelta tra le due opzioni appena elencate. Questa scelta rappresenta sicuramente un limite ma è necessario per rendere sostenibile il provvedimento: inizialmente infatti questa tutela era rivolta soltanto ai figli che assistono invalidi al 100% o persone affette da gravi patologie. Il provvedimento è stato poi esteso su entrambi i fronti tramite il bonus nipoti e pure nel caso in cui i nonni di cui si prendono cura non sono invalidi al 100%.

La scelta tra i benefici della legge 104 e lo status di caregiver non riguarda soltanto il nipote: infatti nel momento stesso in cui un nipote viene riconosciuto come badante di una persona anziana disabile il resto della famiglia non può più beneficiare della legge 104. Esiste però un’eccezione, relativa ai genitori di un disabile, i quali potranno ancora usufruire dei congedi aggiuntivi anche qualora un altro familiare fosse già stato riconosciuto come caregiver.

Perciò, mentre da un lato con il bonus nonni si dà a questi ultimi (i quali continuano a lavorare per aiutare economicamente la famiglia dei figli) la possibilità di detrarre le spese sostenute per i nipoti, al contrario mediante il bonus nipoti viene riconosciuta l’assistenza che essi offrono a un nonno disabile.

Potremmo quindi affermare che si tratta di due facce della stessa medaglia di un rapporto che nel nostro Paese si fa sempre più solido: grazie all’incremento dell’aspettativa di vita sono spesso queste due generazioni (nonni e nipoti) a prendersi cura l’una dell’altra, in un rapporto di reciproca protezione che pone l’aspetto economico in secondo piano.

Progresso scientifico e nuove speranze: studi per curare le lesioni al midollo spinale con la stimolazione elettrica

Nel corso degli ultimi decenni la scienza e la medicina hanno fatto passi da gigante negli studi sulla disabilità e su nuove possibili cure per le persone disabili e attualmente molte lesioni e malattie che sembravano un tempo incurabili vengono trattate con farmaci e terapie adeguate che danno risultati soddisfacenti e talvolta anche sorprendenti e inaspettati.

Un esempio a tal proposito è la via che la ricerca ha preso per quanto riguarda la cura delle mielolesioni ossia delle lesioni al midollo spinale.

Quando vi è una mielolesione i fasci di nervi che corrono lungo il midollo osseo vengono danneggiati; questo può accadere per diverse cause come ad esempio traumi causati da incidenti o infezioni.

A seconda della gravità del danno causato al midollo osseo le conseguenze possono essere più o meno gravi portando a diversi tipi di disabilità. In molti casi questi danni causano la paralisi degli arti inferiori e in alcuni anche degli arti superiori (tetraplegia e paraplegia).

Essendo i fasci di nervi danneggiati, questi non sono più in grado di ricevere gli impulsi dal cervello e quindi trasmettere di conseguenza il comando al muscolo.

Per la cura delle lesioni al midollo spinale i trattamenti oggi più diffusi sono l’ipotermia controllata, l’uso di protesi costituite da esoscheletri robotici e l’impianto di cellule staminali.

Un altro tipo di intervento di cui però vogliamo parlare oggi è la “stimolazione elettrica” del midollo spinale.

La ricerca in questo senso sta facendo passi da gigante e sta avviando nuove e continue sperimentazioni in questo senso.

Punto di partenza per questa ricerca è l’Ecole polytechnique federale de Lausanne che con il suo gruppo di ricercatori ha avviato la sperimentazione con risultati sorprendenti.

Sostanzialmente i nervi del midollo spinale vengono stimolati attraverso l’installazione di stimolatori elettrici a livello sottocutaneo; questi impianti costituiti da elettroliti vanno ad imitare gli impulsi provenienti dal cervello provocando quindi il movimento.

Questi piccoli stimolatori di corrente elettrica vengono applicati a diverse distanze e con diversa intensità lungo il midollo spinale e hanno lo scopo di riattivare la rete di neuroni per controllare il movimento dei muscoli. Una scoperta di questo tipo è da considerarsi a dir poco eccezionale e apre le porte a future terapie sempre più mirate alla cura delle persone disabili mielolese.

Questo tipo di stimolazione (che ha permesso già a 4 persone disabili di ricominciare a muovere le gambe), secondo la ricerca, porterebbe benefici anche ad altre funzioni del corpo, come l’aumento della massa muscolare e un miglioramento della pressione arteriosa.

La strada che portava a questo tipo di terapia era già stata aperta con alcuni studi nel 2009 per poi essere ripresa e pubblicata sulla rivista scientifica “Brain” nel 2014 dopo la sorprendente ripresa dei quattro pazienti disabili sottoposti ad elettrostimolazione.

La cosa che ha sorpreso di più gli scienziati è stata la velocità di risposta positiva alla terapia; infatti già dopo pochi giorni i pazienti erano in grado di muovere da soli le dita dei piedi e le caviglie e in seguito di flettere la gamba. Due di loro in particolare oltre che da paralisi motoria erano affetti anche da paralisi sensoriale, anche essa superata tramite la stimolazione elettrica.

La spiegazione, dicono gli scienziati, potrebbe risiedere nel fatto che nei pazienti disabili con paralisi vi siano delle connessioni latenti e che la stimolazione elettrica vada a risvegliare queste connessioni consentendo la ripresa del movimento.

Un altro tipo di terapia sfrutta invece l’utilizzo di stimolatori elettrici esterni. Questi stimolatori vengono applicati direttamente sul muscolo e simulano attraverso piccole scosse elettriche a bassa intensità gli impulsi che verrebbero dal midollo spinale se questi non fosse danneggiato.

Le terapie per ora sono state condotte a livello sperimentale e la strada da percorrere per perfezionarla è ancora lunga ma sicuramente accende la speranza di tante persone disabili che hanno subito danni al midollo spinale e che grazie alla scienza e alla medicina potrebbero tornare a muoversi.

NOTA: le informazioni sopra riportate sono fornite unicamente a scopo indicativo, si declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni.

PERUGIA: AMICO Soluzioni presente IN FIERA a Bastia Umbra da oggi 3 Marzo fino al 13 Marzo

Avvisiamo i gentili visitatori e soprattutto i clienti dell'UMBRIA che da oggi Sabato 3 Marzo 2018 e fino al 13 Marzo sarà possibile incontrare AMICO Soluzioni in FIERA a BASTIA UMBRA (Perugia) presso EXPO CASA - Salone 8, Corsia C, Stand 1.

Allo stand sarà possibile fare una chiacchierata con gli esperti di AMICO Soluzioni i quali saranno felici di rispondere a dubbi, curiosità e domande sul mondo delle soluzioni per la mobilità, e sarà anche possibile vedere e farsi illustrare diversi prodotti e ausili esposti presso lo stand.

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NEWS dalle regioni: Sabato 17/2 inaugurata la nuova sede di AMICO Soluzioni

Sabato 17 Febbraio si è tenuta a PERUGIA l'inaugurazione della nuova sede di AMICO Soluzioni, punto di riferimento nel settore delle soluzioni per la mobilità e affiliato di Centaurus Rete Italia per numerose provincie di Umbria, Marche e Abruzzo.

L'inaugurazione si è svolta con la calorosa partecipazione di numerosi amici, clienti e colleghi convenuti per condividere questo momento speciale in un'atmosfera di piacevole convivialità. L'evento ha visto anche la gradita partecipazione della dott.ssa Francesca Ungaro, A.D. del Gruppo Centaurus Rete Italia, di cui Amico Soluzioni è azienda affiliata e partecipata.

I nuovi uffici ed esposizione, completamente rinnovati, hanno sede in Via San Sisto 40 - cap 06132 - a PERUGIA.

Fra le provincie comodamente raggiunte da AMICO Soluzioni troviamo Perugia, Terni, Ancona, Pesaro-Urbino, Viterbo, Rieti, Roma, L'Aquila, Latina, Frosinone, Chieti, Pescara, Teramo...

Congratulazioni ad AMICO Soluzioni per il magnifico lavoro svolto, non solo un aggiornamento logistico, non solo un bellissimo restyling, ma anche e soprattutto un nuovo importante passo nella continua crescita di quest'azienda che merita fortemente il successo che le viene riconosciuto poiché ha da sempre nella qualità, competenza e onestà come pane quotidiano i suoi punti di forza, gli stessi valori in cui crede Centaurus Rete Italia.

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