ANZIANI: RSA E ASSISTENZA SANITARIA

Negli ultimi anni l’aspettativa di vita è aumentata significativamente; vi è infatti un forte incremento degli anziani over 80 con tutto quello che ne consegue dal punto di vista sociale e della spesa pubblica.

Infatti pur aumentando l’aspettativa di vita aumentano anche le malattie croniche e di conseguenza la presenza di anziani non autosufficienti che necessitano di assistenza.

Non parliamo di assistenza ospedaliera, legata quindi all’istituzionalizzazione, ma ad un’assistenza quotidiana, legata alla riabilitazione, piuttosto che alle cure primarie, senza escludere l’assistenza psicologica. Il problema alla base è anche il cambiamento che è avvenuto nella società negli ultimi decenni; se infatti si devono al progresso gli sviluppi fatti in campo medico nella cura delle malattie è anche vero che l’allungarsi della vita non equivale ad un’alta qualità della stessa. Oggi la tecnologia aiuta e anche molto, e lo sappiamo bene noi che negli anni abbiamo visto più e più volte la grande differenza che possono fare in casa gli ausili tecnologici come i montascale, le vasche con porta per anziani, gli impianti domotici, e così via, ma naturalmente la tecnologia arriva fino ad un certo punto e il tema dell'assistenza va ben oltre il semplice adeguamento della casa con gli ausili per la mobilità. Inoltre l’incremento delle famiglie mononucleari non permette spesso che l’anziano abbia le cure adeguate da parte dei famigliari visto il numero limitato dei componenti del nucleo affettivo.

Esistono nei diversi paesi delle reti assistenziali a carico dello stato cui l’anziano e la sua famiglia possono affidarsi in caso di bisogno, spesso però questo sistema di assistenza non è sufficiente a coprire il numero dei casi. Una forma di contributo che lo stato offre per adempiere al compito assistenziale del cittadino è il cosiddetto “accompagnamento”: del denaro spendibile dall’anziano per coprire le spese mediche e assistenziali. Le famiglie spesso infatti devono ricorrere a proprie spese alle cure mediche e, soprattutto negli ultimi anni, ci si trova a ricorrere sempre più spesso alla forza lavoro migratoria femminile per assistere i propri cari. Gli anziani infatti preferiscono essere assistiti, anche giorno e notte, da una badante piuttosto che essere ricoverati in un ospizio, sia per l’affetto e il legame con le proprie pareti domestiche, sia per il costo non indifferente delle case di riposo.

In realtà nella categoria delle case di riposo rientrano diverse strutture che si distinguono principalmente per due fattori: i servizi erogati e la divisione delle spese di assistenza. Con l’aumentare della popolazione anziana le classiche case di riposo si stanno trasformando sempre più spesso in RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), alcune sono pubbliche, altre convenzionate, molte private. Per quanto riguarda le strutture convenzionate una parte della spesa è sostenuta dall’assistito e una parte da un contributo statale, quelle private invece sono completamente a carico del paziente. Rispetto alle classiche case di riposo le RSA offrono oltre alle normali cure assistenziali anche cure mediche più specifiche a seconda dei bisogni della persona.

Ci sono diversi aspetti da tener presenti quando parliamo di RSA, tra questi alcuni di fondamentale importanza quali i criteri di accesso alla struttura, il costo della retta mensile e i servizi offerti dalla struttura e dal personale.

Recentemente è stata fatta una ricerca riguardante il mondo delle RSA intervistando anziani ospiti delle residenze e i loro famigliari. Il 65% dei partecipanti alla ricerca ha dichiarato di aver dovuto inserire il proprio famigliare in una lunga lista d’attesa. I criteri in base ai quali viene stilata questa lista d’attesa riguardano principalmente due indicatori: l’ordine della richiesta e le condizioni di salute dell’anziano. Tuttavia il 35% degli intervistati ha lamentato quanto in realtà questi criteri di accesso siano poco trasparenti.

Un altro aspetto importante è il costo per la degenza. A seconda della struttura scelta i costi variano anche di molto e solitamente comprendono il consumo di cibo, elettricità e consulti medici; si è calcolato che il costo medio di una retta mensile sia di 1620,00 euro e solo nel 16% dei casi vi è un aiuto da parte delle istituzioni per il pagamento. Nel 69% dei casi gli anziani non hanno sufficienti entrate per provvedere da soli al pagamento della retta.

Inoltre l’inquadramento del personale non è spesso del tutto chiara e le persone lamentano un servizio spesso scarso e non adeguato alla retta pagata.

Sicuramente su queste strutture c’è molto da dire poiché il quadro risulta molto sfaccettato e nei prossimi anni continuerà ad essere oggetto di ricerca sociale al fine di adeguare sempre più il numero e l’operato di queste residenze a favore di una maggiore attenzione e percezione della persona anziana.

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