Progetto Simon: il progetto europeo dedicato all'accessibilità

Superare le barriere architettoniche | città accessibile per tutti

Parliamo molto spesso di barriere architettoniche e di accessibilità per i cittadini disabili e per gli anziani con difficoltà motorie. Questi termini, così ricorrenti nel pensiero odierno che riflette sull’evoluzione della società, vengono ormai ritenuti concetti scontati all’interno di una società civile e attenta alle esigenze e ai bisogni dei più deboli.

Si ritiene dunque scontato che ogni ambiente urbano venga organizzato per venire incontro ai canoni di accessibilità stabiliti dalla legge.

Se guardiamo la realtà dei fatti, anche se veramente molto è stato fatto negli ultimi anni, la strada per una completa accessibilità sembrerebbe ancora lunga.

Pensiamo ad una persona disabile che con la propria automobile si trova ad entrare in una zona a traffico limitato (notoriamente ZTL) di una città di cui non è residente; dovrà comunicare preventivamente al comando di polizia locale il proprio numero di targa e il numero del proprio contrassegno personale (immaginiamoci il disagio e l’impiccio burocratico). Una volta entrato in città dovrà cercare un parcheggio riservato ma anche qui la cosa non è così scontata; molti disabili denunciano infatti di aver difficoltà a trovare parcheggi riservati liberi e che spesso questi vengono occupati da persone normodotate.

Al di là del fatto che questo risulta essere un atto di inciviltà costituisce anche un reato.

Questi esempi che abbiamo citato non sono dei casi limite ma costituiscono la realtà quotidiana di persone disabili o con difficoltà motorie.

La politica a livello europeo non è rimasta indifferente a queste problematiche e nel 2014 ha avviato un progetto dedicato che si è concluso i 17 marzo di quest’anno: il progetto Simon.

SIMON (Assisted Mobility for Older and Impaired users) è un progetto che si è svolto a livello europeo e che ha coinvolto per l’Iialia il comune di Parma con Infomobility. Il lato innovativo da cui è partito il progetto (che si è concluso il 17 marzo di quest’anno nella città di Madrid) è stato il porre attenzione alle esigenze dei primi soggetti coinvolti e interessati (disabili e anziani) e partire dalle loro esigenze effettive per strutturare tutto il percorso progettuale.

Uno dei risultati dei lavori europei è stata l’ideazione di una particolare App che consente di individuare con facilità nelle diverse città zone accessibili, parcheggi dedicati e eventualmente anche prenotare un parcheggio prima di essere sul luogo.

L’App si compone essenzialmente di quattro parti:

-Simon Says Platform: si tratta di una piattaforma attraverso cui la persona disabile può essere geolocalizzata e sapere in tempo reale i parcheggi disponibili e le zone a lei dedicate;

-Simon Answer Platform: attraverso questa funzione la persona disabile può richiedere un sacco di informazioni utili per muoversi nella città desiderata.

-Simon Opens Platform: serve per circolare in zone ZTL certificandosi senza bisogno di particolari iter burocratici;

-Simon Books Platform: permette di sapere in tempo reale la disponibilità di parcheggi ed eventualmente prenotarsi.

Questa App è stata ritenuta utilissima dagli utenti interessati al progetto anche perché, oltre ad essere comoda da utilizzare, permetterebbe di evitare la contraffazione (tristemente nota alle autorità e alle persone disabili) dei contrassegni e delle targhe e quindi un comportamento più civile da parte di tutti i cittadini.

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