Nuova proposta di legge per tutelare gli anziani

persona anziana

In un mondo dove si è sempre di fretta e purtroppo è fortemente aumentato l’individualismo le persone che ne fanno le spese sono sempre le più deboli. Molti anziani vivono soli o comunque lontano dalla famiglia dei figli e spesso si trovano loro malgrado ad essere vittime di rapine e raggiri.

Partendo innanzitutto dal presupposto che sia veramente riprovevole da parte di una persona approfittare dell’ingenuità e della bontà d’animo di un anziano vediamo come la giustizia viene incontro a chi si è trovato truffato.

Recentemente è stata sottoposta all’attenzione della commissione di Giustizia alla Camera un decreto legislativo che è volto ad inasprire le pene pecuniarie e di reclusione di chi viene sorpreso a truffare una persona anziana. La nuova legge prevede l’introduzione di due novità: l’arresto in flagranza di reato e l’impossibilità di rimettere in libertà il truffatore fino a quando questo non avrà restituito il mal tolto o risarcito la vittima.

Inoltre cambierebbero anche le pene pecuniarie e il periodo di reclusione previsto in caso di arresto.

Oggi infatti si rischia una multa tra i 50 e i 1.000 euro e una reclusione da sei mesi a tre anni. Con il nuovo decreto legislativo la multa salirebbe a 300 fino a superare i 1.500 euro e la reclusione salirebbe a un anno fino a arrivare a cinque anni.

Purtroppo gli over 65 lamentano di non essere abbastanza tutelati in quanto i truffatori molte volte riescono a farla franca. Questo succede anche perché talvolta le vittime si vergognano di essere state raggirate e quindi non denunciano il fatto. La nuova proposta di legge mira quindi, attraverso punizioni più severe, ad arginare il fenomeno sul nascere.

Ancora più severe le pene per chi viene accusato di circonvenzione di incapace, infatti questo reato viene punito con la reclusione da due a sei anni e con una multa che va da 206 a 2.065 euro.

Al fine di aiutare le persone in difficoltà e gli anziani soli la Polizia di Stato ha disposto sul suo sito ufficiale una sorta di vademecum antitruffa rivolto non solo agli anziani ma anche ai loro parenti e ai dipendenti degli uffici pubblici e delle banche che consegnano pensione e contanti, bottino ambito dai truffatori.

Vediamo in breve i punti principali: innanzitutto non aprire la porta a nessuno sconosciuto neanche se si presenta in divisa fino a quando non sia stato chiaramente identificato chiamando l’ente da cui dice di essere stato mandato; nessuna compagnia manda un addetto a ritirare a mano il pagamento delle bollette; quando si va a prendere la pensione prestare attenzione durante il tragitto e se si pensa di essere seguiti o osservati ripararsi in un negozio o in un ufficio pubblico e chiedere aiuto agli impiegati; diffidare da chi offre facili guadagni e prestare attenzione allo sportello del bancomat.

Inoltre sempre la Polizia di Stato esorta i famigliari a stare vicino alla persona anziana anche se non abita più con lei. Quando manca la vicinanza fisica è importante sentirsi almeno per telefono, far capire all’anziano che non è solo è che se ha bisogno di aiuto o crede che qualcuno lo stia raggirando può contare sull’aiuto della famiglia.

NOTA: le informazioni sopra riportate vogliono essere unicamente un aiuto orientativo e non rappresentano un impegno per lo scrivente, che declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni.

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